6.3. La grammaire italienne : 3. Gli aggettivi e i pronomi possessivi
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L’italiano dispone di altri due possessivi : proprio e altrui
1) Proprio può sostituire il possessivo di terza persona singolare e plurale (suo o loro), solo quando si riferisce al soggetto della frase :
Hanno fatto il proprio dovere ; Paolo s’è intrattenuto con Mario nel proprio ufficio (= nell’ufficio di Paolo. « Suo » sarebbe equivoco : di
Paolo o di Mario ?) ; difendere le proprie idee (« Proprio » è obbligatorio nelle costruzioni impersonali) ; Tutti possono esprimere il
proprio pensiero (« Proprio » è preferibile quando il soggetto è indefinito) ; L’ho visto con i miei propri occhi.
Il medico discusse col malato sul suo onorario : è chiaro, si sa che l’onorario lo riceve il medico. Ma si dirà : Il malato discusse col
medico sulla propria salute. Dicendo « sua salute », non si saprebbe se fosse quella del malato o quella del medico.
Altri esempi : La zia Maria scrisse alla signora Stefania che avrebbero pranzato insieme il giorno del suo compleanno : il compleanno di
chi, di Maria ? o di Stefania ? Se fosse di Maria, scriviamo « del proprio compleanno » ; se fosse di Stefania, diciamo « il di lei
compleanno », benchè sia un’espressione che si preferisce non dover usare. Il signor Enrico incontrò un suo amico e tornò con la sua
automobile : significato ambiguo : automobile di chi ? Diciamo : « la propria automobile » se è quella di Enrico, e « l’automobile di
lui o di quello » se è quella dell’ amico.
2) Altrui indica un possessore indefinito o impersonale, è invariabile e viene posto dopo il nome : Non desiderare la roba altrui (= degli
altri) ; Bisogna rispettare le opinioni altrui ; È più facile vedere i pareri altrui che i propri ; Non si curava dei pareri altrui. Non spendere il
denaro altrui.
L’aggettivo possessivo si usa come gli altri aggettivi : se c’è l’articolo, lo mantiene ; Il libro verde, il libro mio ; il gran libro, il mio
libro. Se non c’è l’articolo, non c’è neanche davanti al possessivo, per esempio nel vocativo : Padre caro, vieni a vedermi, Padre mio,
vieni a vedermi. Ci può dunque essere l’articolo indefinito : Un tuo caro amico = l’un de tes chers amis ; ho letto un suo articolo = un de
ses articles : o un dimostrativo : Questa tua idea = cette idée à toi, ton idée, Ho la stessa età tua = j’ai le même âge que toi ; o un
aggettivo quantitativo : ho invitato molti suoi amici ; o con un aggettivo numerale : due tuoi amici = deux de tes amis ; o con un
indefinito : Ogni tua opinione mi è utile = Chacune de tes opinions m’est utile.
Posto dell’aggettivo possessivo :
* Si può usare come ogni aggettivo ;
* si può mettere dopo il nome - in una frase esclamativa o vocativa : Dio mio, cara amica mia
- Quando si vuole insistere sul possessivo : Questa è un’opinione mia, non toccare la macchina mia. Cf. Dante, Paradiso,
XXVII, dove san Pietro inveisce contro Bonifacio VIII :
Quegli ch’usurpa in terra il luogo mio
Il luogo mio , il luogo mio… = ce lieu qui est à moi. Il significato sarebbe stato diverso se avesse detto « il mio luogo » = mon
lieu, mais lequel est-ce ?
- con un altro aggettivo, si mette il possessivo davanti al verbo :
L’aggettivo possessivo si usa senza articolo :
a) con i nomi di parentela prossima : mia madre, tuo zio, suo fratello
Eccezioni : quando il nome di parentela è determinato
da un plurale : i miei zii, i tuoi fratelli
da un suffisso : il mio fratellino, la sua zietta ; o diminutivo ; il tuo babbo, la sua mamma
da un aggettivo : il suo fratello maggiore ; il nostro vecchio nonno ; Il tuo zio di Roma
da « loro » : i loro fratelli, il loro padre
b) con un titolo : Sua Signoria, Sua Maestà, Sua Eminenza, Sua Santità, Sua Eccellenza,
c) con un vocativo : mio caro amico, Dio mio !
d) con un nome in apposizione : il calcio, suo sport prediletto … ; Il Signor Martini, suo socio, è arrivato.
e) con espressioni usuali : a casa mia (= chez moi) ; a parer mio (= à mon avis) ; mio malgrado (= malgré moi) ; a piacer mio (= à
mon gré), a danno mio (= à mes dépens).
L’aggettivo possessivo è meno espresso che in francese :
se l’appartenenza è evidente (membri della famiglia, parti del corpo, oggetti personali) : È partito con la moglie ; Teneva il fazzoletto in
mano ; Perde i capelli ; Abbiamo dimenticato i documenti a casa.
In tali casi, può essere sostituito da un pronome personale :Si mette il mantello e il cappello (= il met son manteau et son chapeau) ; Mi
stringe la mano (= il me serre la main) ; Toglietevi le scarpe prima di entrare (= enlevez vos souliers avant d’entrer) ; Avevamo le scarpe
tutte infangate : è evidente che parliamo delle « nostre scarpe », è inutile precisarlo
Notare espresioni come : I miei = mes parents ; la mia, la tua … = espressione di un’opinione : Ha detto la sua = il a donné son opinion.
Le forme del pronome possessivo sono identiche a quelle dell’aggettivo. Si può usare con o senza articolo : È mio = il est à moi (mien);
È il tuo = c’est le tien.
Spesso il pronome sostituisce un nome : Passo le vacanze con i miei = mes proches parents ; Ne ha fatto una delle sue = une des
siennes (de ses mauvaises actions) ; Anche mio fratello è dalla mia = dalla mia parte (= de mon côté) ; Rispondo alla cortese vostra del
mese scorso = la vostra lettera ; Ognuno ha detto la sua = la sua opinione.
L’aggettivo è « mio … » et non « il mio… » : l’articolo non fa parte dell’aggettivo, contrariamente a quello che dicono molte grammatiche,
complicando le loro spiegazioni.